Carissimi: stiamo arrivando al Natale...

Sabato, 27 Novembre 2021

Carissimi  

stiamo arrivando al Natale, stiamo vivendo anche l'anno di S. Giuseppe indetto da Papa Francesco e proprio nell'udienza generale di mercoledì 17 novembre ancora una volta ricorda a ciascuno di noi di dare importanza a ciò che gli altri scartano. Il Papa ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi sulla figura del padre terreno di Gesù, nell'anno speciale a lui dedicato a150 anni dalla sua proclamazione come patrono della Chiesa universale. Gesù sembra privilegiare altro rispetto al mondo. Giuseppe è infatti un falegname di Nazareth, il figlio di Dio nasce a Betlemme, non a Gerusalemme e l'annuncio della sua nascita "l'incarnazione" avviene a Nazareth due villaggi periferici. Il Papa sottolineando questo dice che le periferie e le marginalità sono predilette da Dio. Questo sottolineare le periferie esistenziali che è il tratto caratteristico di Papa Francesco è per dirci che il Signore conosce anche le periferie del nostro cuore. Gesù viene, per cercare i peccatori, entra nelle loro case, parla con loro e li chiama a conversione. Questo atteggiamento di Gesù è rimproverato dai ben pensanti del suo tempo e mi vien da dire che questo rimprovero è fatto anche al Papa, dai ben pensanti del nostro tempo. Gesù va a cercare i peccatori che hanno fatto del male e va a cercare anche coloro che non hanno fatto del male ma lo hanno subito, infatti è particolarmente vicino ai malati, agli affamati, ai poveri, agli ultimi, è il "Vangelo delle beatitudini". Ricordo che questo Vangelo ero così caro a Ghandi , e forse è così disatteso da noi.

 


don Luigi Caimi


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