Carissimi, era il 18 novembre del 1965 quando il Concilio Vaticano II...

Sabato, 23 Gennaio 2021

Carissimi,   

era il 18 novembre del 1965 quando il Concilio Vaticano II approvava la Costituzione Dogmatica dei "Verbum" sulla Divina rivelazione. Questa costituzione si chiama così perché inizia con queste parole, è la costituzione che rivoluziona la fede di noi cristiani cattolici perché fino ad allora era basata sulla tradizione e sull'Eucaristia da quel momento diventa fondamentale anche la parola di Dio e quindi si gira la pagina rispetto a uno dei baluardi del Concilio di Trento che affermava che la parola di Dio doveva essere eletta dai cristiani attraverso la spiegazione dei pastori. E' evidente che porre al centro del credere la Bibbia, il Vangelo vuol dire inserirsi nel cuore del mistero della chiesa  e costituire il legame profondo con l'Ecumenismo, poiché i fratelli separati non danno peso alla tradizione e nemmeno all'Eucaristia loro si fermano alla sola parola. Questa costituzione dogmatica è importantissima per la vita interna della chiesa, essa sottolinea la Rivelazione di Dio nella pienezza del Cristo, Verbo Eterno, eterna parola del Padre. Per noi cattolici nella Scrittura e nella Tradizione si trova ugualmente trasmessa quella parola rivelata, di cui la chiesa è autenticamente custode. La Costituzione indica il ruolo fondamentale che deve avere la Sacra Scrittura nella vita della chiesa, e invita i fedeli a leggere la Bibbia e ad approfondirne il significato , sotto la vigilanza del magistero. Papa Francesco appena eletto ha posto al centro del suo pontificato l'attuazione del Concilio Vaticano II, di qui la spinta alla sinodalità, all'ecumenismo e al riprendere a mettere al centro del nostro credere il Vangelo di Gesù. E' in questa logica che è stata istituita la giornata della parola di Dio che cade per tutta la Chiesa domenica 24 gennaio. Questa giornata è stata istituita con una lettera apostolica del Papa "Aperuii Illis", Papa Francesco ha istituito questa giornata ricordando come la Bibbia non può essere patrimonio solo di alcuni, ma è il libro del popolo del Signore che nel suo ascolto passa dalla dispersione e dalla divisione all'unità. La domenica della Parola non ha ancora l'importanza del Corpus Domini, perché noi purtroppo non siamo ancora capaci di nutrirci della Bibbia. La Bibbia è un libro per tutti, nella nostra chiesa ogni volta che celebriamo le Lodi o i Vesperi noi usiamo il Salterio che è il libro della preghiera collocato nel cuore della Bibbia, nei Salmi viene espressa tutta la gamma dei sentimenti e delle domande degli uomini di ieri e di oggi. C'è una preghiera che nasce dal bisogno, ma c'è anche il ringraziamento e la lode. Pregare qualche volta imbarazza l'adulto, perché crede di sapere tutto e di non aver bisogno di nulla, è più facile pregare per un bambino e un anziano. Certo il Concilio ci ha regalato l'ascolto della parola nella lingua locale, per noi l'italiano, quale grande dono il poter ricevere ogni domenica una buona notizia che viene per noi da Dio. Ecco perché noi cristiani siamo ottimisti, perché la buona notizia ci è data sempre e non è una buona notizia che viene dalle illusioni degli uomini ma che viene dal cuore di Dio.

 

 


don Luigi Caimi


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