Seconda domenica di Avvento

Sabato, 21 Novembre 2020

Carissimi 

Il tempo passa velocemente, ci avviamo al Natale del Signore, infatti siamo già alla seconda domenica di avvento che ha due protagonisti: Gesù e Giovanni il Battista. Centrale è la frase: "Colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali;  egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco." Gli studiosi dei Vangeli dicono che qui viene presentato il "Giovanni senza Gesù" infatti lo vediamo annunciare colui che verrà dopo. Giovanni invita i Giudei e quindi anche noi a condurre una vita virtuosa, a praticare la giustizia e ad avere pietà verso Dio. Il popolo ebreo, e quindi anche Giovanni, aspettavano un Gesù che venisse a regolare i conti proponendo la soluzione più facile in un tempo di corruzione che era: la morte del peccatore. Gesù, il Messia non è proprio così, questo non è il suo ruolo ma, l'imperativo "convertitevi"  è importante anche per noi oggi. Nelle parole del Battista si coglie l'urgente appello alla conversione, questo appello è urgente anche per noi soprattutto davanti al dilagare della corruzione in tutti gli ambiti. L'invito e il grido: "Vieni Signore Gesù" come uomo di giustizia è necessario anche oggi. Gesù ci chiede anche in questo Avvento una conversione totale, che non è un aggiustamento ma che è un cambio di mentalità. Io sono persuaso che la corruzione ci sarà sempre fino a quando noi uomini pensiamo che uno vale solo quando "ha", quando "possiede", ma il cambio di mentalità è il pensare che uno vale per quello che "è". Ecco il cambio di mentalità necessario, la misura non è sulle cose, ma è sulla qualità della persona, sulla sua coscienza, sulle sue qualità morali. Ecco allora che il Natale che viene non può essere solo una corsa ad accaparrarci delle cose, ma il Natale che viene deve cambiare la nostra prospettiva. Le cose servono, danno lavoro, e quindi sono importanti perché senza il lavoro ne va delle dignità delle persone, il problema è quando diventano il tutto, l'essenziale, la cosa da raggiungere, l'impegno della mia vita. Ecco perché il tempo di Avvento è un'occasione da non sprecare, cogliamo le occasioni, esempio la Messa domenicale, la catechesi degli adulti che inizierà, gli incontri dei genitori coi bambini dell'iniziazione cristiana, tutti i momenti di un percorso che diventano percorso di formazione di una coscienza che rende capace il cambiamento, perché il cambiamento è l'accogliere Gesù di Nazareth, è l'accogliere il Natale.                                                                                                        

 


don Luigi Caimi


Privacy Policy | Cookie Policy