Carissimi: ci risiamo, anzi l'amico virus ci ha dato tregua ma non ci ha mai lasciati...

Venerdì, 06 Novembre 2020

Carissimi   

ci risiamo, anzi l'amico virus ci ha dato tregua ma non ci ha mai lasciati. Compito della chiesa in questo tempo così difficile è quello di stare accanto, lo abbiamo fatto in primavera con radio campanile e con la Peregrinatio Marie, cerchiamo di farlo adesso con la benedizione delle case che porta con sé l'augurio del Natale. Certo tutto deve avvenire in sicurezza ecco perché pensandoci abbiamo scelto di esserci, ma regolarmente distanziati. Ce lo impone la tutela della salute e il recupero della relazione con le persone, dopo mesi di quarantena, dopo questo ritorno certamente non inaspettato ma comunque sempre capace di preoccuparci sia sotto l'aspetto della salute, per il bene della famiglia, per la situazione economica. Insomma siamo preoccupati. San Carlo al tempo della peste, con sollecitudine di pastore raccomandava al clero questo servizio di vicinanza al popolo che diventa un servizio al Vangelo. Gli Arcivescovi più vicino a noi hanno sempre valorizzato il rito delle benedizioni delle famiglie e delle loro case, nella nostra città l'abbiamo sempre fatto, passando di casa in casa, quest'anno passiamo di via in via  con immutato desiderio di esservi vicini. Nella triste esperienza della pandemia, dolori e silenzi, solitudini e paure, speranze e generosità attendono l'annuncio del farsi prossimo di Dio e del suo popolo santo che versano l'olio della consolazione e della benedizione. Certo lo facciamo con una modalità inedita individuata dalla nostra comunità, ma riteniamo che questo sia segno vero della presenza di Dio. In primavera tanti mi hanno manifestato la loro gioia quando sentivano la preghiera che rompeva il silenzio e la paura, adesso ogni sera, via per via, sette vie per sera ci sarà una preghiera e una parola che romperà lo stesso silenzio e la stessa paura di ieri. Non manchi cari novesi la fiducia nella bontà e nella misericordi di Dio e nemmeno negli uomini, tra gli uomini ci siamo tutti noi e possiamo manifestare gli uni agli altri vicinanza, conforto e consolazione, ci sono però anche gli uomini di scienza che devono studiare quel vaccino necessario per uscire da questa pandemia e poi ci sono tutte quelle persone che sul territorio hanno il compito di vigilare sulla nostra salute. Tutti siamo chiamati ad essere galantuomini.


don Luigi Caimi


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